giovedì 1 gennaio 2009

Black Voices - Concerto a Bolzano


MY SWEET JESUS

Il 17 Dicembre 2008 alle 20.30, il Duomo di Bolzano era pieno all'inverosimile, persone in ogni ordine di posti, le navate riempite fin quasi sotto l'altare. Lo speaker nell'introdurre il gruppo chiede cortesemente che si lasci almeno un corridoio di sicurezza nella navata centrale. Ma chi aveva attirato persone da ogni angolo della regione, tanto da fare escalamare alla leader del gruppo "... ed è la prima volta che cantiamo in una chiesa tanto affollata ..."? Loro le "BLACK VOICES", un quintetto a cappella formidabile, voci, timbrica, ritmo tutto al femminile. Un sound per il gospel con un piede nel passato ed un'altro ben saldo nel presente, come quando Carol Pemberton, l'anima e leader nonchè ferrea e rigorosa esecutrice, ha voluto ricordare in un brano toccante, le persone innocenti coinvolte nelle odierne guerre "... dall' Iraq all' Afganistan, dal Congo all' Uganda allo Zimbabwe ...".
Incontrai per la prima volta, le Black Voices il 26 aprile del 1999, nell'ambito del Festival della Musica Sacra, gli organizzatori cercarono allora di accostare le contrastanti interpretazioni fra il Coro della SAT e le Black Voices, fra il virile ed il femminile. I concerti si tennero nella chiesa del Seminario Minore a Trento e successivamente nel Duomo di Merano. Un confronto fra la musicalità delle cante Natalizie tipicamente trentine, come Nenia di Gesù Bambino ed I Tre Re dell'Oriente ed il neo-Gospel del gruppo di Birmingham nato nel 1989. Se in occasione della professionale esibizione le distanze erano un requisito necessario, quasi uno studio reciproco, per contendersi un pubblico di intenditori, sciolti i dubbi iniziali, nel dopo-concerto le ragazze del gruppo si sono rivelate "umane" e conviviali. Abbiamo avuto modo di scambiare idee ed esperienze sul canto popolare, ma soprattutto ho potuto constatare come il canto e le emozioni che crea nelle esecuzioni in gruppo, vada realmente al di là di ogni sia pur colta conversazione. Ricordo in particolare come il dopo cena in occasione del commiato, fuori dal "Ristorante Pedavena" a Trento, sia stato particolarmente intenso e le nostre voci si fondessero armonicamente nelle melodie di canti natalizi nostrani e spirituals come 'Amazing Grace', fino al trionfo di un 'Kum ba yah' particolarmente toccante.

Ma torniamo al concerto, nella foto lo schieramento iniziale nel Duomo di Bolzano, hanno iniziato con un sottile filo di voce, un pizzicato muto, quasi come le vibrazioni traspirassero dalle solide pietre del Duomo, non lasciando comprendere quale fosse la fonte originaria delle armonie. Hanno eseguito in sequenza :

- GREAT IS THY FAITHFULNESS
- GO WHERE I SEND YOU
- SOON I WILL BE DONE
- WATH IS THE MOST IMPORTANT THING?
- THE LORD'S PRAYER
- THERE IS A BALM IN GILEAD
- THE DELIVERER WILL COME
- WHO's GONNA HEAL MY BROKEN SPIRIT?
- GOTTA DO RIGHT
- THE REASON I CRY!
- OLD TESTAMENT SPIRITUAL: GATHER ROUND
- MY SWEET JESUS
- WHERE ARE THE KEYS?
- AMEN

L'emozione che mi ha lasciato, come una foto, è quella di un quintetto d'archi. Due violini, viola, violoncello ed un sapiente contrabbasso. Brave.

Ecco un pezzo della serata dal blog del Cantonauta :


Ricordo i nomi di queste superbe vocalist :
Carol Pemberton (fondatrice e direttrice del gruppo, nonche appassionante 'Contrabbasso')
Sandra Francis
Cecilia Anderson
Shereece Storrod
Evon Nelson

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