martedì 31 marzo 2009

W.A. Mozart by Basilio Mosca

Domenica 29 Marzo 2009,
una giornata uggiosa. Nel corso della settimana mi era giunto, dal camaleontico amico Basilio Mosca, l'invito presso la "Sala della Filarmonica", alla presentazione di un suo DVD su aspetti biografici di W.A. Mozart, edito dal 'Centro Studi Judicaria'. Ma guarda, pensai, il poliedrico Basilio, a dispetto dell'avanzata età, è ancora un crogiuolo in ebollizione, una fucina sempre aperta. Che bella cosa vedere questi autentici personaggi aggirarsi ancora fra di noi, col loro sorriso, la loro disponibilità, la loro voglia di tramettere un ricco bagaglio di cultura, gelosamente custodito, e non disperdere quanto raccolto nel corso della loro vita. Ci vado.

Basilio Mosca : Docente nella Scuola elementare di Condino, già sindaco di Pieve di Bono, già presidente del Centro studi Judicaria, fondatore e maestro del coro Azzurro, autore di “Quasi un romanzo” sull'emigrazione trentina, promotore e fondatore di iniziative lodevoli come la "Scuola musicale delle Giudicarie di Tione", il "Centro Didattico Musicale" (C.D. M.) di Rovereto, il CPEM di Pieve di Bono, il "Gruppo Lodron", o come Solvay, il luogo del sogno americano, esperto conoscitore della famiglia dei Conti Lodron, stiamato amico del Coro della SAT di Trento, nonchè e non da ultimo "Mozartiano".

Dopo una breve introduzione del Direttore artistico della Filarmonica Antonio Carlini, e del Presidente del CSJ Graziano Riccadonna, puntuale alle ore 10:00 inizia, la Lectio Magistralis su W.A. Mozart, a cura del prof. Angelo Foletto. Docente di "Storia della Musica" al Conservatorio di Milano, critico musicale del quotidiano "La Repubblica", e numerose altre lodevoli cariche in altrettanti prestigiosi istituti. Lo stesso ha contribuito alla realizzazione di questa opera.
Con una dialettica spigliata e dotta, come gli si conviene e contraddistingue, magnetizza i partecipanti nell'affollata sala, sfogliando le pagine del multimediale Dvd, argomenta sulla vita di Amadeus, i sui viaggi in Italia, le 650 composizioni K xxx, la sua amicizia con la famiglia Lodron, e raccontando aneddoti e situazioni poco conosciute di Mozart, fino alla spiegazione di come alcune icone-immage di Mozart, del background collettivo, siano dei falsi, quantomeno perchè gli indumenti indossati sono di epoche successive.

Sul termine della presentazione, interviene Basilio Mosca : «.. mi chiedono spesso, ma cosa c'entrano le Giudicarie con Mozart? Niente», spiega «perché non è passato di qui e non ha suonato l'organo di Roncone ... e nessuno a Trento, quando era diretto in Italia, è venuto in mente di dire che per andare a Milano si poteva passare dal 'Bus de Vela' e quindi Tione e le Giudicarie :) ... però una cosa c'è, andando sulle tracce dei Conti Lodron, anche oltre le Alpi, un bel giorno, nella casa natale di Mozart, ci siamo imbattuti in una vetrina, posta in un angolo, con la scritta: "Mozart and family Lodron". Perché?, ci siamo chiesti». Da qui è scattata la molla che ha portato a scavare nei rapporti che legavano Mozart alla famiglia Lodron, quindi nel 2006 abbiamo organizzato l' "Anno Mozartiano in Judicaria", ricorrendo l'anniversario dei 250 anni dalla sua nascita». Ricordiamo che Johannes Grisostomus Wolfgang Amadeus Mozart è nato a Salisburgo, il 27 gennaio 1756.
Prosegue raccontando, come lui sa fare, con quello sguardo sornione, la voce calda e nonchalance alcune vicende di Mozart, nel Dvd ritroviamo la vita di Amadeus con particolari inediti dell'infanzia, dell'adolescenza in viaggio, delle donne di Amadeus , «ne ho contate 26, ma forse erano di più» sottolienea Mosca, e continua con l'incontro di Amadeus con la famiglia Lodron, di cui è un profondo conoscitore. Il conte Ernesto e la contessa Antonia avevano due figlie, alle quali Mozart il «genio» dedicò quattro «divertimenti»: la «Lodronische Serenade».
Dei seicentocinquanta lavori mozartiani solo settanta furono pubblicati durante la sua vita.
Il 18 novembre 1791 Mozart apparve per l'ultima volta in pubblico in occasione della consacrazione del nuovo tempio della loggia massonica "Zur neugekrönten Hoffnung", dove diresse personalmente la Piccola cantata massonica (K. 623), da lui appositamente composta per questo avvenimento.
Il 5 dicembre 1791 Mozart morì (secondo il parere dei medici di oggi per insufficienza renale); venne sepolto il giorno dopo nel cimitero di San Marco.

RIFLESSIONE
Tornando a casa in macchina, a chiusura della Lectio Magistralis del prof. Angelo Foletto, parte casualmente un ormai 'archeologico' (1973) CD dei Genesis, 'Selling England by the pound'. La musica dei Genesis del "periodo d’oro", sicuramente un trionfo di idee fervide, che emergevano in modo tangibile e fantasioso ad ogni piè sospinto. Il brano è 'Firth of Fifth', una introduzione al piano elettronico sapiente, estrosa, 'anomala' nel contesto dei suoni elettronici artificiali che i Genesis stavano continuamente ricercando, è certamente un capolavoro, una composizione tra le piu’ mirabili del repertorio-Genesis. Ascoltando questo piano elettronico e collegandolo al 'pianista per eccellenza' di cui avevo appena sentito l' "Adagio" dal Concerto K 622, arrangiato per Pianoforte e Clarinetto ed eseguito dai bravi Ferrari e Armani, del Conservatorio di Trento, pensavo fra me e me, cosa avrebbe detto Amadeus, ancora oggi così moderno, se avesse potuto sentire questa musica? Anche lui in fondo era il contestatore, il riformista, un ribelle dei sui tempi. Cosa avrebbe potuto fare ancora se la sua vita non fosse stata così breve?
Poi mi chiedo, cosa è importante per questi artisti? Era importante per Amadeus ribadire le sue doti al pianoforte o piuttuosto tasmettere il suo animo nella tastiera? Era importante per Peter Gabriel ribadire la sua ricerca di nuovi suoni o cavalcare la protesta, che in nei primi anni '70 ondeggiava in Europa e shiftarla nei nuovi suoni?
E' artista chi sa trasmettere con versi, suoni, colori, sculture, etc. lo stato d'animo proprio o collettivo, le sensazioni intime, lo spirito libero, che in lui vuole comunicare. Diventa quindi relativo a questo punto, indagare su quali siano gli strumenti, quali i virtuosismi che questi artisti vorranno utilizzare per esprimersi, l'importante è che il loro messaggio penetri nelle viscere di chi lo riceve, abbatta la corazza che protegge i nostri sentimenti ed pervada di sensazioni il nostro io.
Solo se il messaggio colpisce, l'artista ha raggiunto il suo scopo.
Purtroppo gli artisti spesso precorrono i tempi, sono incompresi per i loro coevi, muoiono in miseria (vedi Beethowen, Schubert), e non riescono a vedere i frutti del loro seminato. Sembra questo sia il destino di molti, una vita ad annaspare ed una morte celebrata! Resta nei tempi il ricordo di un artista che non saprà mai di avere raggiunto un nomea e popolarità inimmaginata.
Curioso osservare come, benchè Amadeus avesse altri 5 fratelli, ne lui ne loro ebbero discendenti e con la morte Carl Thomas nel 1858, ebbe fine la dinastia Mozart e con loro anche la speranza che un discendente si appropriasse di quel Dna così straordinario.

IL DVD
Un elegante cofanetto, in copertina l'immancabile profilo, ma sarà poi veramente suo? In sottofondo ovviamente una sonata di Mozart, di facile lettura ed interzione, con oltre 500 immagini e foto di ottima qualità. Testi esplicativi importanti e profondi, ricchi di curiosità e con una superba sezione approfondimenti.

Segnalo il sito : Associazione Mozart Italia per le iniziative del 2009.

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